La costruzione di un amore

•luglio 27, 2009 • Lascia un commento

“Sono io che guardo questo amore
che si fa grande come il cielo
come se dopo l’orizzonte
ci fosse ancora cielo”

Notte di mezzaluna

•luglio 18, 2009 • Lascia un commento

Ti guardo. Nero. Cupo.
Notte di mezzaluna.
La tua quiete è assordante.
Il tuo sussurro è ruggito.
Smussi roccia, levighi sassi … erodi.
Dai pace alla mia anima …

M.G.

Acqua nell’acqua

•luglio 16, 2009 • 1 commento

Tu chi sei
che parli diverso
piu giovane di me
in un’altra età persa perso
in mezzo ai giorni tuoi

pezzi di quella vita che non so
tu chi sei
tu chi sei
un universo…

Tu che hai
la nuova promessa
di un segno che lasciai
nell’infinità adesso impressa
in fondo agli occhi tuoi
figli di quella luce che non è
solo tua
solo mia
se l’alba è la stessa…

Cielo e oceano
acqua nell’acqua
onda e nuvola
acqua nell’acqua
fiato dentro il fiato
io in te quant’è passato?

Corpo e anima
acqua nell’acqua
vene e lacrime
acqua nell’acqua
il mio grido nel tuo grido
è stato un brivido…
un vento caldo da domare
per salirci su e tornare
a riamare
aria e mare…

Con te che fai
un altro sentiero
e insegui la tua via
in cerca di te vera vero
e non si arriva mai
a sapere quand’è che finirà
tu che hai
io che ho
un cuore sincero
che batte
un cuore che batte
davvero…

Cielo e oceano
acqua nell’acqua
onda e nuvola
acqua nell’acqua
fiato dentro il fiato
io a te cos’è che ho dato?

Corpo e anima
acqua nell’acqua
vene e lacrime
acqua nell’acqua
il mio grido nel tuo grido
è ancora un brivido…
che c’è
che piega e piaga la mia schiena
che rovescia un fiume in piena
mi svegliai
su questa scena
e nello sconcerto
cominciai il concerto
e incerto salutai
e attraversai
tutto il deserto
per trovarmi in mare aperto
e respirai…
e respirai…

Acqua nell’acqua di parole
come un salto nelle gole
verso isole di sole
un volo libero di bere
nelle azzurrità leggere
anche per perdersi e cadere
ricadere giù…

C. Baglioni

Miraggio dell’anima

•luglio 15, 2009 • Lascia un commento

IMG_0147

Osservo i tuoi occhi sforzandomi di non lasciar trapelare nulla.
Meravigliosa immagine, ma irraggiungibile miraggio dell’anima …
Riflesso della luna sul mare …

M.G.

Fisiologia dell’iperbarismo

•luglio 11, 2008 • 39 commenti

Spaccatelle mare e terra, una cenetta e tre bloggers

•luglio 9, 2008 • 9 commenti

Alla fine ce l’abbiamo fatta. Tra un casino e l’altro siamo riusciti ad entrare nel regno di Claudia: la  cucina. Solitamente, splendide foto corredano le sue realizzazioni culinarie. E’ stato divertente beccarla con le mani nel sacco, anzi, in padella!

   

La calorosa accoglienza dei padroni di casa ci ha fatto sentire subito a nostro agio. E poi, immaginatevi la miao “Gatta di Mare” al cospetto di Pepe. Nome non fu mai più azzeccato. E chi lo teneva fermo? Ogni tanto spuntava, anelava un po di coccole, e balzellando allegramente ripartiva per le sue scorribande.
Adesso dovrei fare dei complimenti alla padrona di casa ?
Basta dare un’occhiata al suo blog per capire che persona sia.
Ma non posso astenermi dal fare dei commenti su quello che abbiamo mangiato.
Solitamente non amo i piatti dove si mescolano gusti diversi. Tendono a perdersi, a confondersi.
Nel piatto di Claudia i gusti erano ben definiti, distinti. Una bontà che non vi dico. La miao amora si leccava le vibrisse 🙂
Un altro elogio meritato va a Giovanni, il padrone di casa. Per quanto di indole riservata, si è prodigato in tutti i modi per farci trascorrere una splendida serata. Dovrebbe aprire un blog sul jazz. Lo ha dentro.
E per finire … l’allegria di Carlotta. Incredibile. Di secondo nome dovrebbe fare Pepe anche lei! Ha concluso la serata in bellezza. Con una sua amichetta ci hanno deliziato con un simpatico balletto.
Una serata simpatica, allegra, diversa. Sicuramente da ripetere. Ma alla prossima qualcosa la cucino anch’io 😀

M.G.

Eccovi la ricetta di Scorza d’arancia:

Sabato scorso, finalmente dopo 3 mesi di appuntamenti mai presi, impegni e problemi di varia natura, ce l’abbiamo fatta!!!!
Aguamala, Mediterranea passione ed io ci siamo incontrati per uno schiticchio siculo in piena regola a base di pesce perforza considerando la mediterranea (e non) passione per il mare di ambedue i nostri ospiti. Erika è una donna tenera e speciale, ha un animo gentile e si vede anche fuori, ha fatto subito amicizia con Pepe che faceva bella mostra di sè tra riviste di cucina e il libro d’oro dei biscotti …pare finto vero?
Miky, è un fiume…ehm un MARE IN PIENA, ha molte esperienze di vita da raccontare decisamente fuori dal comune, alla fine per amore è tornato nel suo mare. Cosa ho preparato vi starete chiedendo?
…perchè ve lo state chiedendo vero?
ahahah
Una cenetta leggera come dicevo a base di pesce:
il primo…

Spaccatelle mare e terra
Ingredienti per 6 persone
470 g di spaccatelle
5 zucchine genovesi
400 g di pomodorini ciliegia
100 g di pesce spada tagliato a dadini
1 spicchio d’aglio
6 fiori di zucca
150 g di gamberoni già sgusciati
6 gamberoni
100 ml circa di vino bianco
150 g di calamaretti oppure totanini
2 filetti di occhiata
un ciuffo di prezzemolo
olio extra vergine d’oliva
sale
pepe

Lavate e spuntate le zucchine, affettatele a rondelle di 3 mm circa, soffriggetele in una larga padella con 3 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva e l’aglio affettato sottilmente. Unite i pomodori tagliati a metà e mescolate, fateli stufare leggermente. Aggiungere il filetto d’occhiata tagliato grossolanamente, il pesce spada tagliato a dadini, i calamaretti e i gamberoni, fate insaporire mescolando sempre a fuoco basso. Sfumate con il vino e fate evaporare a fiamma alta, sempre mescolando, regolate di sale. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente nella padella con il condimento, fatela saltare finendo la cottura, aggiungente i fiori di zucca precedentemente lavati, asciugati e privati dai pistilli, non cuoceteli troppo perchè devono rimanere croccanti. Pepate e distribuite un trito di prezzemolo…io chiacchieravo e mu scurdai ahahahah

Di secondo ho preparato questo pesce spada qua, è un secondo davvero elegante e BBuono!!!

Macinate una generosa quantità di pepe nero un momento prima di servire.

Le ricette di Claudia … Il suo blog: Scorza d’arancia

Mediterraneo al tramonto

•luglio 4, 2008 • 9 commenti

L’azzurra distesa del Mediterraneo, incantatore e ingannatore di uomini audaci, manteneva il segreto del suo fascino… sotto la meravigliosa purezza del cielo al tramonto

Joseph Conrad
Foto © M.G.

Perciatelli laziali con totanetti e profumo di basilico rosso

•luglio 3, 2008 • 3 commenti


Le mie papille gustative hanno una voglia…hanno voglia di pasta con le vongole, e che male c’è?
niente però ho anche un’esigenza, quella di consumare ciò che compro con voracità al supermercato e poi non cucino e magari surgelo, questo non va bene, no no, non si fa! Quindi è inutile che compro roba quando ne ho in casa!!! ok allora cominciamo col dire che c’erano dei calamaretti piccoli ma piccoli…aiutatemi a dire piccoli 😉 già puliti, lavati e congelati qualche giorno fa, che dicevano ” e allora?” con la vocina greve
ahahahah
Lo scenario al sapore di mare è una base molto semplice, un trito di erbe aromatiche e olive 🙂
adesso vi racconto:

Ingredienti per noi 3
270 g di perciatelli laziali
150 g di calamaretti piccoli già puliti
una piccola cipolla rossa
uno spicchio d’aglio
50 g di olive verdi snocciolate
un ciuffo di prezzemolo
un ciuffo di basilico rosso
un rametto di rosmarino
un cucchiaio di pan grattato
olio extra vergine d’oliva
sale & pepe

 
Tritate le erbe aromatiche e mescolatele in una ciotola con il pan grattato. Tritate finemente la cipolla e l’aglio, grossolanamente le olive, riunitele in una padella e fate soffriggere con 4 cucchiai d’olio. Aggiungete i calamaretti, interi quelli piccoli e ad anelli quelli più grossi, dopo 4-5 minuti aggiungete le erbe aromatiche e fate tostare per 5 minuti. Cuocete la pasta in abbondate acqua salata e versatela al dente nella padella con il pesce, fatela saltare qualche minuto aggiungendo acqua di cottura per rendere fluido il condimento. Macinate una generosa quantità di pepe nero un momento prima di servire.

Le ricette di Claudia … Il suo blog: Scorza d’arancia

Secca del toro

•giugno 30, 2008 • 6 commenti

Distante circa due miglia e mezzo dall’isola di Favignana, si trova una delle più avvincenti immersioni dell’arcipelago delle Egadi: la Secca del Toro.
E’ possibile raggiungerla anche dalla costa siciliana; mettendo il gommone in acqua a Torre San Teodoro, nel porticciolo di pescatori. Immerso in uno splendido scenario, tra le saline di Trapani e la riserva dello Stagnone di Marsala.
L’immersione oscilla tra i 6 ai 40 mt. Anche se, nella parte più esterna, staccandosi dalla parete, tra massi monolitici granitici, è possibile raggiungere profondità di 60 mt. Qui è frequente l’incontro con cernie che, spesso, superano i 30 kg di peso.
Secca del Toro regala intense emozioni fin dai primi metri d’immersione.
Ricordo che, quando vi feci la prima immersione, appena arrivato sul pianoro del sommo della secca, un grosso gronco ci venne incontro quasi a darci il benvenuto.
Appena mi affacciai oltre l’orlo rimasi di stucco: pochi metri più sotto, un incantevole varietà di colori ci invitava come il richiamo di una sirena.
La secca è frequentata da numerosi branchi di pesce d’acque libere, ed è facile imbattersi in branchi di ricciole, dentici, palamite e anche un branco di barracuda stanziale.
Scendendo, salpe, saraghi, murene, gronchi, corvine e musdee animano continuamente la vista.
Spesso è battuta da correnti ricche di microrganismi che favoriscono la prolificazione dell’habitat.
Le pareti che cadono verso il fondo, quasi verticali, sono ricoperte da Paramuricea Clavata o più comunemente gorgonia rossa, spugne incrostanti multicolori, eunicella cavolini e alcionidi  che accentuano la bellezza del luogo. E’ possibile incontrare grossi scorfani mimetizzati, cicale e aragoste con dimensioni di tutto rispetto. Inoltre, piccoli canyon ricchi di gorgonie rendono il paesaggio sempre vario.
Una delle maggiori attrazioni dell’immersione sono gli splendi rami di Gerardia Savaglia o corallo nero mediterraneo, che è possibile trovare lungo la parete esterna della secca, verso il fondo sabbioso.
Dopo la prima immersione è quasi impossibile riuscire a frenare la voglia di tornarci per esplorarla in tutti i suoi angoli.
E’ il classico luogo dove la sorpresa è sempre dietro l’angolo: qui ho fatto il mio primo incontro con lo squalo in Mediterraneo ed ho assistito al meraviglioso e rarissimo fenomeno di riproduzione della Paramuricea Clavata…Ritrovandomi immerso in un’emulsione lattiginosa rosa, creata dall’emissione simultanea di uova e sperma di tutti gorgoniacei della zona.

Testo e foto © M.G.

La gerardia savaglia

•giugno 30, 2008 • 2 commenti

La Gerardia Savaglia, o falso corallo nero mediterraneo, è diffusa in tutto il mediterraneo o in zone isolate dell’Atlantico orientale.
Celenterato dallo scheletro corneo di colore nero, cresce su fondali rocciosi, duri o detritici, ben illuminati, che vanno dai 15 ad oltre 80 mt.
Il colore giallo è dato e dal cenosarco, il tessuto che ricopre lo scheletro, in cui si innestano le radici dei suoi polipi. Di notevoli dimensioni, questi ultimi, raggiungono anche i 3 cm e hanno sei tentacoli in unico giro.
Si sviluppa, spesso, ricoprendo lo scheletro di gorgonie sia vive che morte.
Cresce molto velocemente, aumentando le sue dimensioni anche di 8 cm l’anno. E’ molto longeva e può raggiungere oltre 1 metro di altezza.
E’ una specie protetta.

Testo e Foto © M.G.